martedì 14 gennaio 2014

Ad Antonio Josè - Memo #2


Registrazione vocale -
Ciao, Josè. 
Ho deciso che da oggi registrerò qui le cose importanti, così un giorno quando ti incontrerò di nuovo, tu saprai cosa non hanno visto i miei ed i tuoi occhi. 
Io non ho parole d'odio per nessuno. Me ne sono accorta, oggi, mentre vagavo per i vicoli di Safeport. Questa gente odia così tanto che ha dimenticato cosa voglia effettivamente dire odiare qualcuno. Ma ho anche notato che non è solo la fame o la disperazione che li costringe ad odiare così tanto, perchè anche chi sta bene, odia. Sai, Josè... qui tutti sono pieni di passioni e amano e odiano così facilmente...S'accendono e si spegnono come candele, che basta un soffio per farli tremare e io non so nemmeno cosa sia la luce. Ne posso solo percepire il calore tra le dita o scottarmi se provo ad avvicinarmi troppo e toccarli.Sto provando a studiare l'odio. Lo voglio imparare. Anche Raj ogni tanto odia e quando lo fa mi sembra così distante. Non lo capisco. Anche tu, Josè, odiavi qualcosa quando dormivi per terra coi capelli sparsi sul marciapiedi e la gente li calpestava? Devi perdonarmi, perchè non me ne sono mai accorta. 
Voglio trovare anch'io qualcosa da odiare. La Kechali per esempio odia le sorprese, mentre Cordero odia Dio e a volte anche se stesso. Molè odia parlare di casa sua, odia Las Rosas e ha odiato un po' anche me, quando glie ne ho parlato. L'Eremita odia il suo destino, odia non esserne padrone. Il Lupo odia i Corer - ma non lo biasimo per questo. Ho potuto osservare che tutti odiano ciò che un po' li ha delusi, che non possono avere o che li ha feriti, ma anche io sono stata delusa e non ho avuto tante cose, mentre molte altre mi hanno ferita.Cosa mi manca?
Mentre cerco una risposta ho deciso che prenderò lezioni di violino. Non sono mai stata alla Shouye, ma quel Signore lugubre mi ha invitata per sentirlo suonare. Nonna Gloria me ne parlava sempre "Gli accompagnatori sono come delle bambole di porcellana che non possono uscire dalla loro confezione. Non possono farsi toccare da una sola persona, ma possono farsi ammirare da tutti". La trovo una cosa un po' egoista. Dovrò studiare anche questo.
Adesso devo lasciarti, Josè. Ho gli occhi che mi bruciano e tanto sonno... abbiamo camminato tanto, oggi, io e Rajì, ma ti parlerò ancora. E' una promessa come quelle che facevamo noi e io ti stringevo il mignolo fino a quando tu non mi dicevi che era diventato tutto bianco. Forse mi odiavi un po' anche tu, o mi odi adesso perchè ti ho lasciato. Ma non importa, Josè, perchè io ti amo. 
 
 

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